Passwork

2000


Il 23 novembre 2000 nasce Passwork, una storia imprenditoriale iniziata dalla volontà di tre sociologi che vogliono coniugare i temi dell’impresa con quelli del lavoro sociale. Lavoriamo, per i primi 8 anni, principalmente come struttura di consulenza nella progettazione sociale per conto di enti di terzo settore e di enti pubblici della regione Sicilia.

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2008


Inizia un nuovo percorso. Passwork inizia ad erogare servizi socio-educativi ed assistenziali e scegliamo di trasferire la sede legale ed operativa a Canicattini Bagni e radicarci nel territorio dei comuni della Valle degli Iblei per condividere e contribuire a realizzare processi di sviluppo del sistema locale di welfare.

2014

Ci strutturiamo e ci consolidiamo iniziando un processo di diversificazione e ampliamento dei servizi offerti: servizi residenziali specialistici di prima e seconda accoglienza in favore di persone immigrate con disturbi psichiatrici, psicologici, vittime di tratta, minori non accompagnati, in cui viene riconosciuta come una buona prassi per i servizi di integrazione, servizi residenziali per anziani, servizi domiciliari per anziani, disabili e minori, servizi integrati per la prima infanzia, servizi privati alla persona a cui si sono aggiunti progetti formativi e di politiche attive per il lavoro.

 

2021

Quando passione e valori vengono condivisi da tutti, si crea una forza insuperabile: nel 2019 Passwork è stata riconosciuta fra le 10 imprese nazionali come “Ambasciatore dell’economia civile 2019” dal Festival nazionale dell’economia civile di Firenze per il modello di sviluppo di integrazione territoriale creato a partire dall’esperienza della comunità di accoglienza Obioma per donne con fragilità psicologica di Canicattini Bagni. 
Nel 2021 abbiamo ottenuto il riconoscimento We Welcome da parte dell’UNHCR Agenzia Onu per i rifugiati per il rilevante impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati.

Una storia che condividiamo con tante persone e professionisti che contribuiscono a costruire e
definire il nostro modello di intervento, basato sul potenziamento delle risorse individuali delle persone fragili e sull’attivazione dei processi di autonomia e di benessere.